Trump nomina “Lo Zar di Confine”, l’uomo ideatore dei “bambini immigrati in gabbia” (Video)

È Thomas Homan, incaricato di espellere dagli Usa 11 milioni di immigrati

Trump ha annunciato che nominerà quello che lui ha definito “lo Zar dei Confini”, l’uomo incaricato di espellere dagli Usa 11 milioni di immigrati. È l’ex-direttore ad interim dell’Immigration and Customs Enforcement (Ice) Thomas Homan.

Homan ha descritto la deportazione di massa in termini drastici nell’ultimo anno, cercando di sostenere Trump e le sue promesse sul tema in campagna elettorale.

L’ uomo  ha già lavorato come direttore ad interim di Ice per 16 mesi sotto la prima presidenza Trump in quello che è stato un periodo di intense polemiche sulle politiche antiimmigrazione.  The Atlantic ha documentato come Homan fosse il “padre” della politica di separazione familiare dell’amministrazione Trump, che consisteva nel sottrarre i bambini alle loro famiglie come deterrente, la cosiddetta operazione “bambini in gabbia”, testimoniata in questo video di TG 2000.

Quest’anno, nel suo discorso alla convention nazionale repubblicana ha inveito contro l’amministrazione Biden sull’immigrazione, dicendo che le politiche di Joe Biden erano essenzialmente “suicidio nazionale“.

“Come ragazzo che ha passato 34 anni a deportare stranieri illegali, ho un messaggio per i milioni di stranieri illegali che Joe Biden ha lasciato nel nostro paese in violazione della legge federale: è meglio che inizi a fare i bagagli ora – hai dannatamente ragione – perché stai andando a casa”, ha detto, tra gli applausi dei delegati.

In una convention di conservatori nazionali quest’anno, lo ha detto più chiaramente:.

“Trump torna a gennaio, sarò alle sue calcagna tornando, e gestirò la più grande forza di deportazione che questo paese abbia mai visto. Non hanno ancora visto un cazzo. Aspetta fino al 2025.”

Homan ha lavorato sotto diversi Presidenti Usa nel corso della sua carriera. Nel 2015, quando Barack Obama era in carica, Homan ha ricevuto il premio Presidential Rank come riconoscimento per il suo lavoro di deportazione delle persone.