“La musica contro il silenzio”. Per la Palestina

Redazione da Redazione2 min. tempo di lettura

Una iniziativa che coinvolge sempre più città italiane

“La musica contro il silenzio”, si chiama così la manifestazione promossa dai lavoratori della musica, ma aperta anche a tutti coloro che vogliano parteciparvi, per sensibilizzare l’opinione pubblica su quanto sta accadendo al popolo palestinese.

Tantissimi musicisti stanno accogliendo l’iniziativa promossa a Firenze da Clarice Curradi (Concertino dei primi violini dell’ORT-Orchestra della Toscana), Alice Parente (cantante e violinista free lance), Antonia Fino (contralto), Mattia Petrilli (primo flauto dell’Orchestra Mozart di Bologna e dell’Orchestra del Maggio) e Jorg Winkler (prima viola al Maggio Fiorentino).

Hanno aderito finora le città di FIRENZE, PALERMO, TORINO, GENOVA, BOLOGNA, ROMA, MILANO a cui si sono unite anche CAGLIARI, NAPOLI, BERGAMO. Altre adesioni potranno arrivare nei prossimi giorni.

Per tutte le info il riferimento è la pagina Facebook “La musica contro il silenzio”

     “Basta stare in silenzio! – si legge in un comunicato – Per la prima volta suoneremo e canteremo tutti insieme per unirci finalmente alle voci che già da tempo hanno intrapreso questa lotta in solidarietà al popolo palestinese, contro il genocidio e l’apartheid sionisti. Tutto ciò avviene con la complicità e il silenzio di alcuni governi europei, tra cui quello italiano, che continuano a fornire supporto politico, economico e militare a Israele, nonostante le gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale. L’iniziativa vuole essere una risposta pacifica ma decisa contro il massacro in atto e contro l’indifferenza delle istituzioni: un momento di solidarietà concreta e di sensibilizzazione pubblica. É passato troppo tempo, ma vediamo questa iniziativa come un’onda musicale che travolgerà tante altre città italiane. Partecipiamo, diffondiamo. Restiamo umani”.

Per aderire basta portare il proprio strumento, la propria voce e la presenza. “Non serve essere professionisti, serve esserci”.

Immagine: dalla pagina Facebook di “La musica contro il silenzio”

 

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