Dalla casa all’ufficio, come progettare spazi che parlano la lingua del verde e migliorano la nostra salute.
In questi ultimi anni il design biofilico si è affermato come una delle tendenze più interessanti al mondo nel campo dell’interior design e dell’architettura. Il termine “biofilia” significa letteralmente “amore per la vita”, e questo tipo di approccio progettuale nasce proprio da un’esigenza profonda dell’essere umano: il bisogno di stare a contatto con la natura. Progettare in chiave biofilica significa creare ambienti in cui luce naturale, materiali organici, suoni, profumi e colori richiamino il mondo esterno, trasformando gli spazi in vere e proprie oasi di benessere.
Il design biofilico migliora la qualità della vita, riduce lo stress e aumenta la produttività, ed è proprio per questo che sta conquistando sempre più luoghi sia pubblici che privati. In Italia ci sono degli esempi significativi di questa filosofia progettuale. A Milano, ad esempio, la sede Amazon è stata progettata con i giardini interni e grandi vetrate per mantenere il contatto visivo con l’esterno. A Torino, invece, il Green Pea – il primo Green Park al mondo – utilizza legno, vetro e vegetazione vera come parte integrante dell’architettura.

Il Green Pea di Torino. Foto da greenpea.com
Anche nelle abitazioni private il trend è il forte crescita: pareti verdi, materiali come bambù o sughero, lucernari e arredi naturali trasformano le case in ambienti rilassanti e sostenibili.
Realizzare un ambiente biofilico non è per niente complicato: basta partire da piccoli gesti come aprire lo spazio alla luce, scegliere colori che richiamano il paesaggio, inserire piante con funzione decorativa ma anche purificante. Anche l’acqua può diventare un elemento di design vero e proprio: aggiungere fontanelle domestiche o piccoli giochi d’acqua contribuiscono a creare un senso di armonia e calma.
Tra le aziende che stanno portando avanti questo approccio con coerenza ed eleganza ci sono Grohe e Porcelanosa. La prima, leader internazionale nel settore dell’arredo bagno e della rubinetteria, ha sviluppato soluzioni che mettono al centro la sostenibilità e il rapporto con l’ambiente. I suoi prodotti integrano tecnologie che riducono il consumo dell’acqua senza però rinunciare al comfort, ispirate agli elementi naturali come la collezione “Rainshower”, che simula la sensazione di una pioggia leggera.
Porcelanosa, invece, è un punto di riferimento nella ceramica e nei rivestimenti, e propone collezioni che imitano fedelmente materiali naturali come legno, la pietra e il marmo, Offrendo un’estetica organica con la durabilità della ceramica, le sue superfici non sono solo belle da vedere ma anche sostenibili, grazie all’uso di materie prime riciclate e processi produttivi a basso impatto ambientale.
Il design biofilico non è solo una moda, ma una risposta concreta al bisogno di trovare equilibrio. In un mondo sempre più urbano e digitale, ci ricorda che siamo parte della natura, e che possiamo viverla anche tra le mura di casa.
FOTO DI COPERTINA: Max Shilov., edificio residenziale di Rostov sul Don, Russia.
Fonti:
https://www.grohe-x.com/it-it/academy/didyouknow/biophilicdesign
https://www.porcelanosa.com/trendbook/it/idee-biofile-di-interior-design/
https://darioleopardi.it/design-biofilico-in-italia-tendenze-benefici/
https://www.vogue.it/article/design-biofilico-come-realizzarlo-a-casa
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