Le “Anziane per il clima” vincono contro la Svizzera davanti alla Corte di Giustizia Europea
È la prima volta che la Corte condanna uno Stato per la sua inerzia sulle questioni climatiche. Una sentenza di portata storica
La Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) ha condannato la Svizzera per aver violato la Convenzione europea dei diritti dell’uomo, dopo una richiesta avanzata dal collettivo delle Anziane per il Clima. Questo gruppo di 2.500 donne – la cui età media è di 73 anni – ha denunciato “l’incapacità delle autorità svizzere di mitigare gli effetti del cambiamento climatico” e ha invocato “gli effetti dannosi sulla vita e sulla salute umana”.
“È la prima volta che la Corte condanna uno Stato per la sua mancanza di iniziativa nella lotta al cambiamento climatico”, ricorda il quotidiano Le Temps , che definisce “storica” questa decisione . Sono intervenute anche diverse ONG e attivisti climatici presenti sul posto per sostenere i querelanti.
«È un segnale enorme, non solo per la Svizzera, ma va ben oltre. È un’emozione enorme, è un cambio di direzione, riconosciamo l’attacco ai diritti umani e il nostro Paese è chiamato ad agire finalmente rapidamente”, ha esultato la presidente del Vert-es Lisa Mazzone, le cui dichiarazioni sono riportate da Le Temps.
Ad Anziane per il Clima possono aderire come socie le donne in età pensionabile che vivono in Svizzera.
Tuttavia è possibile sostenere le azioni legali dell’associazione anche se non si è donne pensionate e non si vive in Svizzera.
La persona di riferimento per la Svizzera italiana è Norma Bargetzi-Horisberger, (+41) 0793529889, normaba@bluewin.ch
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Foto di Miriam Künzli/greenpeace pubblicata sul sito di Anziane per il Clima