Stiamo imparando il linguaggio delle balene

Redazione da Redazione2 min. tempo di lettura

L’obiettivo è realizzare un chatbox in grado di tradurre il loro linguaggio in linguaggio umano.

Sono ormai diversi anni che organizzazioni come il CETI  (Cetacean Traslation Iniziative) raccolgono le registrazioni dei suoni emessi da balene e capodogli. Qui per esempio la registrazione di una conversazione familiare tra balene, pubblicata dal sito Reasons to Be Cheerful.

Così, in base agli studi effettuati finora, possiamo dire che mentre le megattere cantano canzoni da soprano principalmente per l’accoppiamento, i capodogli comunicano per socializzare e scambiarsi informazioni con un linguaggio che acusticamente ricorda il codice morse

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Uno squalo balena – foto di The National Oceanic and Atmospheric Administation

Alla fine degli anni 60 Roger Payne, consigliere CETI; pubblicò l’album Songs of the Humpback Whale  che ha venduto oltre 100.000 copie e ha fatto conoscere la voce delle balene, finendo con l’avere un ruolo non irrilevante nelle misure contro la caccia commerciale a questi cetacei.

Ora l’Earth Species Project  sta lavorando a creare un dialogo con altre specie e costruire chatbot in grado di tradurre in linguaggio umano quello di altre specie animali, a partire dai cetacei.

L’umanità potrebbe essere in grado di inventare una versione zoologica di Google Translate” spiega Karen Bakker, autrice di The Sounds of Life.

“Gli scienziati presumevano che le tartarughe fossero mute e sorde. A quanto pare, eravamo noi umani a non sentire”

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Foto di copertina di Martin Meyer

 

 

 

 

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